Dolore muscolo-scheletrico
Il dolore muscolo-scheletrico trae origine da muscoli, legamenti, ossa o articolazioni della regione corporea in cui viene avvertito ed è così frequente da essere considerato da alcuni come parte integrante della vita normale di ogni individuo.²
È invece importante agire subito per:
- abbreviare il tempo di recupero e limitare le ripercussioni del dolore
- ottenere la migliore efficacia del trattamento
- contrastare l’infiammazione, ove presente
- cercare di evitare che il dolore, da acuto, possa diventare cronico
Le cause gravi sono fortunatamente rare e la storia naturale del dolore è generalmente benigna, con episodi “auto-limitanti”.²
I fattori psicologici giocano un ruolo chiave nello sviluppo del dolore muscolo-scheletrico cronico, in particolare la percezione personale della disfunzione legata al dolore e la paura del dolore stesso, che portano a evitare le attività (fisica, sociale e professionale) associate alla comparsa o al peggioramento del disturbo (un atteggiamento, questo, che può persistere anche quando è avvenuto il recupero fisico).
Mentre questa risposta è giustamente adattativa nella fase acuta – il riposo promuove il recupero – essa conduce a disabilità e stress quando il comportamento di evitamento si protrae dopo la guarigione dal danno.³
Non sottovalutare il dolore
Il cardine del programma terapeutico si basa perciò sull'evoluzione generalmente favorevole del dolore muscolo-scheletrico acuto. È opportuno che chi è affetto da dolore sia convinto della sua evoluzione positiva.²
Per gli stiramenti acuti di muscoli o legamenti il trattamento prevede classicamente riposo, immobilizzazione iniziale e, successivamente, graduale esercizio fisico. ²
Nel dolore cervicale acuto, i risultati migliori si ottengono infatti con la graduale ripresa delle normali attività e con la successiva pratica di specifici esercizi per mantenere la mobilità del collo. ²
Nel dolore lombare acuto è fondamentale spiegare a chi soffre il suo quadro clinico, rassicurandolo e invogliandolo a riprendere gradualmente la mobiltà e mantenersi attivo, evitando le terapie passive. ²
¹ Fonte: ”Global pain Index” Ricerca di Edelman Intelligence, 2018.
² International Association for the Study of Pain (IASP), Dolore muscoloscheletrico acuto, Anno mondiale contro il dolore muscoloscheletrico
³ International Association for the Study of Pain (IASP), Paura / Evitamento nel Dolore Muscoloscheletrico, Anno mondiale contro il dolore muscoloscheletrico